Nel Cielo di Mercurio
Botticelli, Dante e Beatrice nel Cielo di Mercurio
Questa picciola stella si correda
d’i buoni spirti che son stati attivi
perché onore e fama li succeda: 114
e quando li disiri poggian quivi,
sì disvïando, pur convien che i raggi
del vero amore in sù poggin men vivi. 117
Ma nel commensurar d’i nostri gaggi
col merto è parte di nostra letizia,
perché non li vedem minor né maggi. 120
Quindi addolcisce la viva giustizia
in noi l’affetto sì, che non si puote
torcer già mai ad alcuna nequizia. 123
Diverse voci fanno dolci note;
così diversi scanni in nostra vita
rendon dolce armonia tra queste rote. 126
Dante Alighieri, Paradiso, VI
Giustiniano dice a Dante che Mercurio è la più piccola stella del cielo. Vi si trovano le anime beate di coloro che si dedicarono a ottener fama onorata tra gli uomini, affievolendo di necessità l'amore per Dio. Tommaso d'Aquino considerava il desiderio di gloria umana come peccato veniale, purché avesse come scopo il bene del prossimo e non intaccasse la caritas.
E l'armonia è il frutto del sentimento di perfetta giustizia nella corrispondenza tra merito e premio. Come voci diverse producono dolcissime note, così i diversi gradi di beatitudine creano la dolce armonia delle anime elette.
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