sabato 19 novembre 2011

La Musica delle Sfere nel Mondo di Dante



La Musica delle Sfere nel Mondo di Dante


Sistema Tolemaico

Il sistema tolemaico da Harmonia macrocosmica di Andreas Cellarius, 1661

La gloria di colui che tutto move
per l'universo penetra, e risplende
in una parte più e meno altrove.                3
Nel ciel che più de la sua luce prende
fu' io, e vidi cose che ridire
né sa né può chi di là sù discende;             6
perché appressando sé al suo disire,
nostro intelletto si profonda tanto,
che dietro la memoria non può ire.             9


Dante Alighieri, La Divina Commedia,Paradiso,I, 1-9


Quando la rota che tu sempiterni
desiderato, a sé mi fece atteso
con l'armonia che temperi e discerni,         78
parvemi tanto allor del cielo acceso
de la fiamma del sol, che pioggia o fiume
lago non fece alcun tanto disteso.             81
La novità del suono e 'l grande lume
di lor cagion m'accesero un disio
mai non sentito di cotanto acume.             84


Dante Alighieri, La Divina Commedia,Paradiso,I, 76-84
così fui sanza lagrime e sospiri
anzi 'l cantar di quei che notan sempre
dietro a le note de li etterni giri;              93


Dante Alighieri, La Divina Commedia, Purgatorio,XXX, 91-93



Comincio da Dante Alighieri e dalla sua visione dell' universo come una serie di sfere concentriche. 
Il Paradiso ha la configurazione del cosmo di Tolomeo, un universo chiuso, nove cieli dal moto perenne compresi nell' ultimo immobile.

Là, nell' Empireo, il Dio di Dante accorda e distribuisce i suoni delle sfere creando la sublime eterna armonia.

E' l'armonia delle sfere della scuola pitagorica, di Platone, di Cicerone e di altri filosofi e scienziati.

Ma già nel Purgatorio (canto XXX) Dante accenna agli angeli che cantano ("notan") sempre accordandosi all'armonia delle sfere celesti, "li etterni giri", i cieli che eternamente ruotano.


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