sabato 14 aprile 2012

"armonia modellata sulla musica"






Scrive Leo Spitzer:

    
     "Al pensiero armonizzatore dei greci (...) noi dobbiamo la prima rappresentazione del mondo veduto in una armonia modellata sulla musica, di un mondo che assomiglia alla lira di Apollo; veduto perché ἰδέα e εἶδος, Denken e Anschauung, erano per i greci una cosa sola; [...].

     "E' stato detto che fu il culto di Apollo, il dio che ha per attributo la lira, a ispirare la similitudine musicale di Pitagora, e che i «veri pitagorici» erano probabilmente una setta orfica. Forse la meravigliosa regolarità riscontrata nei movimenti delle stelle li portò a concepire in esse un'armonia musicale: i sette pianeti si potevano paragonare alle sette corde dell'eptacordo di Terpandro (644 a. C.) e i (presunti) suoni delle sfere rotanti intorno al centro a distanze diverse tra le sfere stesse erano «toni».

     L'armonia del mondo appariva come un' armonia musicale, inaccessibile all'orecchio umano, ma paragonabile alla musica umana e, in quanto riducibile a numeri (...), accessibile in certa misura alla ragione umana."




Leo Spitzer, L'armonia del mondo.Storia semantica di un'idea, il Mulino, 2009, pag. 9-10

lunedì 9 aprile 2012

Una grande armonia



"E così ancora ogni creatura non è che un tono,
una sfumatura di di una grande armonia,
che si deve studiare anche nella sua totalità e ampiezza,
altrimenti ogni particolare non è che una lettera morta." 

da Goethe a Knebel il 17 novembre 1789



 



        Un'epigrafe in un libro di raro valore in cui
Leo Spitzer  ha inseguito il concetto di
"armonia del mondo"
nella nostra cultuta occidentale.




  1. Leo Spitzer, L'armonia del mondo.Storia semantica di un'idea, il Mulino, 2009, pag. 3

lunedì 2 aprile 2012

Vel lux vel sonus

L'armonia del mondo

Keplero




SN 1604, Kepler's Supernova


*

"Duo sunt, quae nobis harmonias in rebus naturibus patefaciunt,
vel lux vel sonus"

Harmonice Mundi, liber V caput IV


*



Astronomy Picture of the Day - 2004 October 8 - NASA

Explanation: Light from the stellar explosion that created this energized cosmic cloud was first seen on planet Earth in October 1604, a mere four hundred years ago. The supernova produced a bright new star in early 17th century skies within the constellation Ophiuchus. It was studied by astronomer Johannes Kepler and his contemporaries, with out the benefit of a telescope, as they searched for an explanation of the heavenly apparition. Armed with a modern understanding of stellar evolution, early 21st century astronomers continue to explore the expanding debris cloud, but can now use orbiting space telescopes to survey Kepler's supernova remnant (SNR) across the spectrum. In this tantalizing composite image, x-rays, visible light, and infrared radiation recorded by NASA's astrophysical observatories - the Chandra X-Ray Observatory, Hubble and Spitzer space telescopes - are combined to give a more comprehensive view of the still enigmatic supernova remnant. About 13,000 light years away, Kepler's supernova represents the most recent stellar explosion seen to occur within our Milky Way galaxy.