lunedì 21 novembre 2011

l'intero cielo come armonia e numero

domenica, 01 marzo 2009

ARMONIA E NUMERO


I Pitagorici nella Metafisica di Aristotele



"... i cosiddetti Pitagorici si dedicarono per primi alle scienze matematiche, facendole progredire; e poiché trovarono in esse il proprio nutrimento, furono del parere che i princìpi di queste si identificassero con i principi di tutte le cose.
I numeri occupano naturalmente il primo posto tra tali princìpi, e i Pitagorici credevano di scorgere in quelli, più che nel fuoco o nella terra o nell'acqua, un gran numero di somiglianze con le cose che esistono e sono generate, e asserivano che una determinata proprietà dei numeri si identifica con la giustizia, un'altra con l'anima e con l'intelletto, un'altra ancora col tempo critico, e che lo stesso vale, presso a poco, per ciascuna delle altre proprietà numeriche, e individuavano, inoltre, nei numeri le proprietà e i rapporti delle armonie musicali e, insomma, pareva loro evidente che tutte le altre cose modellassero sui numeri la loro intera natura e che i numeri fossero l'essenza primordiale di tutto l'univero fisico; e per tutte queste ragioni essi concepirono gli elementi dei numeri come elementi di tutta la realtà, e l'intero cielo come armonia e numero; e quante concordanze con le proprietà e le parti del cielo e con l'intero ordine universale essi riscontravano nei numeri e nelle armonie, le raccoglievano e le adattavano al loro sistema. ..." 


Pitagora su moneta romana_imper. Decio_III sec. 



da Aristotele, Metafisica, I, 985 b - 986 a, in Aristotele, Mondadori, vol. I, pagg. 676-677

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