sabato 19 novembre 2011

ARMONIA




etimologia e significati

"Armonia, proviene, attraverso il latino, dal greco harmonia, unione, proporzione, accordo, un derivato del verbo harmozein, congiungere, accordare. Il verbo harmozein si ricollega a sua volta ad harmos, giuntura.
Il vocabolo indica una consonanza di voci o strumenti musicali che produca una sensazione piacevole, o anche una combinazione di accordi, cioè la concordanza di note simultanee, che provochi un’impressione di piacere in chi ascolta.

Con un significato più tecnico, il vocabolo armonia indica la pratica e la teoria della associazione di suoni simultanei.
Si tratta quindi della formazione e della concatenazione degli accordi musicali in base al principio di tonalità. Con questa accezione ci si riferisce all’armonia come materia di studio, insegnata nei conservatori.

Nell’antichità classica con il vocabolo armonia si indicavano le varie scale modali, come la dorica, la lidia, la frigia. A partire dal Medioevo, con lo sviluppo della musica e della ricerca teorica, il vocabolo assume più di un’ accezione: combinazione di suoni, accordo tra due o più voci o strumenti, musica in generale.

Dal Rinascimento in poi, armonia presenta un progressivo restringimento di significato entro i limiti della definizione scolastica: il termine indica la teoria e la pratica della formazione e della concatenazione degli accordi.
Su queste successive modificazioni del significato del vocabolo ha influito sicuramente il progressivo modificarsi dei caratteri dell’armonia. Si passa infatti dal mondo greco-romano, nel quale la musica e canto sono esclusivamente monodici, a quello tardorinascimentale, in cui la musica è dominata dalla polifonia .

In letteratura si indica con armonia l’effetto di musicalità di un componimento letterario sia di prosa che di poesia ottenuto prestando particolare attenzione alla qualità sonora delle parole e alla qualità ritmica della loro disposizione: si parla ad esempio dell’armonia delle ottave dell’Ariosto.

Più in particolare si usa la locuzione armonia imitativa per indicare la figura retorica consistente nel rendere col suono delle parole l’impressione auditiva o la sensazione immediata di quello che si vuole significare; mediante l’armonia imitativa si possono riprodurre soprattutto suoni, ma anche movimenti e stati d’animo.

L’armonia evangelica è, invece, l’accordo tra i quattro Vangeli, dimostrato sia confrontando i passi relativi al medesimo episodio, sia componendo con essi un racconto unico.
Con un significato più ampio armonia indica la proporzione, la disposizione e l’accordo di più parti o elementi con valore estetico. In questo senso si parla di armonia del corpo umano, armonia dell’universo.

In architettura armonia ha il valore di una corrispondenza proporzionata delle parti principali e secondarie di una costruzione; nella pittura e nella scultura è la disposizione conveniente delle figure all’interno dell’insieme; ed esiste l’armonia di forme e l’armonia di linee; l’armonia cromatica è, invece, l’accordo di più colori, ottenuto accostando toni diversi o gradazioni diverse dello stesso tono.

In senso generale si indica con armonia qualsiasi equilibrio o conformità fra vari elementi; c’è l’armonia di pensiero e azione, l’armonia dei fatti con le parole e ci sono i provvedimenti in armonia con le norme vigenti.
Infine armonia si usa in riferimento a una cosa che tutti vedremmo volentieri nella vita quotidiana: quella concordia di sentimenti e opinioni che permette a tutti di vivere in armonia."



Il triangolo semiotico.



Fonte: lemma ARMONIA _ testi a cura di Maurizio Dardano e Gianluca

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